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[Numero 32 - Articolo 1. Dicembre 2008] revisione sistematica sugli outcomes cardiovascolari nei trials sui farmaci antidiabetici orali

SintesiIl trattamento del diabete di tipo 2 ha a disposizione una notevole scelta di farmaci antidiabetici orali, ma la loro efficacia rispetto ad outcomes clinici ed al rischio cardiovascolare a lungo termine non è completamente chiarita. Questa revisione sistematica ha incluso...
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[Numero 32 - Articolo 2. Dicembre 2008] Revisione sistematica: D-Dimero come predittore di malattia recidiva dopo interruzione di terapia anticoagulante per tromboembolismo venoso non provocato

Background Non è ancora univoca l’indicazione relativa alla durata ottimale della terapia anticoagulante dopo un primo episodio di Tromboembolismo venoso. Sono normalmente raccomandati almeno 6 mesi di terapia a causa dell’alta percentuale di recidive riscontrabili dopo...
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[Numero 32 - Articolo 3. Dicembre 2008] Sospetta steatosi non alcolica e rischio di mortalità in uno studio di coorte basato sulla popolazione generale

Razionale dello studio L’analisi di alcune casistiche ha suggerito che la steatosi epatica non alcolica (NAFLD = non alcoholic fatty liver disease) sia associata con un aumento della mortalità generale e cardiovascolare e che essa possa costituire un fattore di rischio...
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[Numero 32 - Articolo 4. Dicembre 2008] Adiposità generale e addominale e rischio di morte in Europa

  Sintesi È importante valutare la distribuzione del grasso corporeo anche nei soggetti normopeso; i valori limite di circonferenza addominale (102 cm nell’uomo e 88 nella donna) appaiono poco utili, se usati per predire il rischio di morte, in quanto la relazione tra...
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[Numero 30 - Articolo 1. Ottobre 2008] Effetto delle comorbilità e dello stato funzionale sui benefici attesi dal controllo intensivo della glicemia nei pazienti anziani con diabete mellito tipo 2: una analisi decisionale.

  Razionale dello studio Sebbene vi sia un generale consenso sulla efficacia di uno stretto controllo metabolico per prevenire le complicanze del diabete di tipo II, vi sono ancora molte incertezze sui reali benefici di questa strategia nei pazienti anziani e portatori di...
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[Numero 27 - Articolo 1. Giugno 2008] Dosaggio di diversi biomarcatori per migliorare la predittività di morte per cause cardiovascolari

  Lo Studio La valutazione del rischio cardiovascolare con i fattori di rischio tradizionali non spiega completamente il manifestarsi delle malattie cardiovascolari nella popolazione generale. Anche se numerosi biomarcatori sono stati riferiti associati ad aumento dei rischi...
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[Numero 27 - Articolo 2. Giugno 2008] identificazione dei fattori determinanti l’ospedalizzione nello scompenso cardiaco ed esiti clinici. Osservazioni derivanti dallo studio OPTIMIZE-HF

Sintesi L’ospedalizzazione nel paziente affetto da scompenso cardiaco dipende con una certa frequenza da fattori scatenanti che, una volta identificati, possono in molti casi essere prevenuti. L’articolo in questione esamina le cause che hanno condotto all’ospedalizzazione dei...
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[Numero 27 - Articolo 3. Giugno 2008] Uso di alendronato e incidenza di fibrillazione atriale nelle donne

Background È stato recentemente pubblicato uno studio di sperimentazione clinica sulla somministrazione di acido zoledronico nell’osteoporosi post-menopausale, denominato HORIZON (Health Outcomes and Reduced Incidence with Zoledronic acid Once yearly trial). Lo studio ha...
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[Numero 27 - Articolo 4. Giugno 2008] Effetti di diversi regimi terapeutici ipotensivi sugli eventi cardiovascolari maggiori in adulti più giovani o più anziani: meta-analisi di trials randomizzati

Razionale dello studio Sebbene l’associazione tra valori pressori elevati e rischio di eventi cardio- e cerebro-vascolari sia ben nota, mancano solide evidenze che documentino l’efficacia relativa delle varie classi di farmaci ipotensivi in differenti fascie di età....
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[Numero 28 - Articolo 1. Luglio 2008] Caratterizzazione dell’ipertensione resistente: associazione tra ipertensione resistente, aldosterone e espansione persistente del volume intravascolare

Lo studio L’ipertensione è definita resistente quando la pressione arteriosa rimane superiore ai valori desiderati, nonostante l’associazione di tre farmaci antipertensivi, tra cui un diuretico, tutti prescritti alle dosi che danno un beneficio ottimale. La prevalenza...
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[Numero 28 - Articolo 2. Luglio 2008] Uso e rimborsabilit della automisurazione domiciliare della pressione arteriosa (HBPM)

Sintesi Il documento esamina in dettaglio le crescenti evidenza a favore della metodica della automisurazione domiciliare della pressione arteriosa e propone il suo inserimento a pieno titolo nella gestione diagnostica e terapeutica del paziente iperteso con le conseguenti...
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[Numero 29 - Articolo 1. Settembre 2008] La gestione della dislipidemia in pazienti con malattia renale cronica

Background L’incidenza e la prevalenza della malattia renale cronica è in aumento. Nonostante molti pazienti sviluppino negli anni una grave insufficienza renale, molti altri muoiono per complicazioni cardiovascolari prima di arrivare in fase dialitica. Molti pazienti affetti da...
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[Numero 29 - Articolo 2. Settembre 2008] Effetti della terapia ipoglicemizzante aggressiva nel diabete di tipo 2 (studio ACCORD)

Razionale Gli studi epidemiologici hanno dimostrato che nel diabete di tipo 2 esiste una correlazione tra grado di controllo metabolico, espresso dalla concentrazione plasmatica di emoglobina glicata, e rischio di eventi cardiovascolari. Non vi sono, invece, evidenze che...
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[Numero 29 - Articolo 3. Settembre 2008] Controllo intensivo della glicemia ed eventi vascolari nei pazienti con diabete di tipo 2 (studio ADVANCE)

RazionaleGli studi epidemiologici hanno dimostrato che nel diabete di tipo 2 esiste una correlazione tra grado di controllo metabolico, espresso dalla concentrazione plasmatica di emoglobina glicata, e rischio di eventi cardiovascolari. Non vi sono, invece, evidenze che...
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[Numero 29 - Articolo 4. Settembre 2008] Perdita di peso con dieta a basso contenuto di carboidrati, mediterranea o ipo-lipidica

Lo studio Il drammatico aumento dell’obesità in tutto il mondo rappresenta una sfida, e richiede di provare con urgenza l’efficacia e la sicurezza di diversi regimi dietetici ampiamente utilizzati. In particolare, una dieta a ridotto contenuto di carboidrati e ricca...
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[Numero 29 - Articolo 5. Settembre 2008]indice caviglia-braccio combinato con lo score di Framingan del rischio , nella predizione di mortalità ed eventi cardiovascolari: metanalisi

Sintesi E’ possibile migliorare la predizione del rischio cardiovascolare , basata sullo score di Framingham, con l’aggiunta di un test semplice ed affidabile come l’indice caviglia-braccio e quali sono i valori del test indicativi di maggior rischio? Queste le domande da cui...
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[Numero 25 - Articolo 3. Aprile 2008] Effetto della legge sul fumo in Italia sui tassi di eventi coronarici acuti nella popolazione

Lo studio Gli effetti avversi causati dall’esposizione al fumo di tabacco sono ben noti. Numerosi studi di qualità hanno mostrato un aumentato rischio di malattie coronariche, cancro del polmone, malattie respiratorie e ictus, associati al fumo sia attivo, che passivo. Sulla base...
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[Numero 26 - Articolo 1] Telmisartan, ramipril o entrambi nei pazienti ad alto rischio di eventi vascolari

Lo studio Studi randomizzati e controllati, condotti su circa 150.000 pazienti, hanno dimostrato che gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE inibitori) riducono i tassi di mortalità, infarto miocardico, ictus, e insufficienza cardiaca nei...