19
MAR
2011
Critical Appraisal

Uso terapeutico dei cannabinoidi: revisione della letteratura metanalitica


Autori: A. Battaggia, P. Bassetto, G. Bergamasco, C. Crisafulli, S.E. Giustini, G. Merlino, M. Pernice, G. Rigon, R. Scoglio, A. Stimamiglio
Introduzione
Questo documento è una breve sintesi dei contenuti della relazione presentata al Congresso Nazionale 2010.
http://www.simg.it/documenti/atti/2010/nazionale/rel.asp?rel=0230-Bassetto+P
Attualmente il medico può prescrivere cannabinoidi nei pazienti che non hanno beneficio dalle terapie consuete e/o presentano effetti collaterali gravi dalle stesse: deve essere attivata la farmacia territoriale che richiede l’autorizzazione per l’importazione all’UCS del Ministero della Salute e successivamente viene inoltrata la richiesta alle ditte importatrici. In Italia vi sono già pazienti che ricevono il farmaco, alcuni con rimborso da parte del SSN, mentre molti altri pazienti si curano rivolgendosi al black market. Recentemente alcune Regioni hanno deliberato che i pazienti affetti da sclerosi multipla e/o da dolore neuropatico possano accedere a queste cure con spesa a carico del SSN; ampliandosi quindi le possibilità di uso, appare utile fornire al medico prescrittore una ricerca sistematica della letteratura metanalitica sull’efficacia dei cannabinoidi per le principali indicazioni.
Materiali e metodi
Abbiamo effettuato una ricerca sistematica di metanalisi pubblicate dal 2005 in poi sui database della Cochrane Collaboration e su Medline . La ricerca su Pubmed è stata effettuata tramite 5 query a diversa sensibilità e precisione. La letteratura metanalitica reperita da tutte queste fonti è stata sottoposta a valutazione critica attraverso una check-list validata (Oxman 1991). Ogni lavoro è stato valutato in cieco da tre revisori diversi; le ragioni di eventuali discordanze sono state successivamente discusse al fine di trovare un parere uniforme. E’ stata ricercata nelle metanalisi reperite l’ esistenza di publication bias attraverso metodiche statistiche formali (Funnel plot, Egger test, Begg’s test); i calcoli metanalitici eseguiti dagli autori sono stati ripercorsi ed integrati attraverso analisi per sottogruppi e di sensitivity analysis al fine di esplorare punti di vista diversi. Le nostre conclusioni:

  1. L’ efficacia dei cannabinoidi sul dolore non neuropatico è potenzialmente buona.
  2. L’ efficacia dei cannabinoidi sul dolore neuropatico appare invece modesta (dovrà essere però confrontata con l’ efficacia di altri interventi analgesici su questo end-point).
  3. L’ efficacia dei cannabinoidi sulla spasticità da sclerosi multipla appare modesta (dovrà essere però confrontata con l’ efficacia di altri interventi analgesici su questo end-point). Quest’ outcome è molto difficile da studiare con criteri obiettivi.
  4. Gli effetti collaterali dei cannabinoidi sono frequenti ma sostanzialmente di modesta entità. Occorrerà confrontare il rapporto rischio/efficacia dei cannabinodi con quello di altri interventi
  5. E’ nostra impressione che questa classe di molecole possa essere promettente ma che allo stesso tempo debba essere oggetto di ulteriori indagini

Nostri suggerimenti su ulteriori sviluppi della ricerca su queste molecole potrebbero essere:

  1. le future sperimentazioni devono essere impostate su maggiori numerosità campionarie (piccoli trial = aumento del contributo del caso alla direzione e alla intensità dell’ effetto; piccoli trial = difficoltà nell’ identificazione di publication bias; piccoli trial = bassa potenza statistica dei confronti)
  2. sono altamente auspicabili ricerche organizzate su confronti versus farmaco attivo
  3. sono altamente auspicabili ricerche organizzate su follow-up di lunghezza maggiore
  4. lo studio sull’ outcome spasticità dovrebbe prevedere l’ impiego di strumenti oggettivi di misura più affidabili (la scala di Ashwort non appare affidabile) o almeno sull’ impiego di strumenti soggettivi di misura (scaleVSA) in modo uniforme tra una ricerca e l’ altra.
  5. Occorre omogeneizzare la metodologia utilizzata dai vari autori per metanalizzare i risultati di sperimentazioni cross-over, molto frequenti nella letteratura sulle terapia del dolore e in particolare nella letteratura sui cannabinoidi.
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