Area Alimenti Funzionali [Numero 10 - Articolo 1. Febbraio 2010] La supplementazione alimentare di acido alfa-linoleico in una dieta arricchita di olio di colza protegge dall’ictus | ![]() |
Titolo originale: Dietary supplementation of alpha-linolenic acid in an enriched
Autori: C. Nguemenia, B. Delplanqueb, C. Rovèrea,c, N. Simon-Rousseaud, C. Gandina, G. Agnanib, J.L. Nahona,c, C. Heurteauxa,c, N. Blondeaua. Università di Parigi, Nizza e Valbonne
Rivista e Riferimenti di pubblicazione: Pharmacol Res (2010), doi:10.1016/j.phrs.2009.12.007
Recensione a cura di: Alberto Bozzani
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Background
L’ictus è una delle principali cause di mortalità e morbilità, e induce un costo socio-economico rilevante e un marcato aumento di oneri per il paziente e la famiglia. L insufficienza di omega-3 è un fattore di rischio per malattie cardiovascolari e cerebrali. Le popolazioni dei paesi occidentali sono gravemente carenti in omega-3 , sia sotto forma di acido alfa-linolenico (ALA) che di derivati a catena lunga (LC -n-3), acido eicosa-pentaenoico (EPA) e docosa-exanoico (DHA). Negli ultimi decenni è cresciuta l’attenzione sul ruolo di acidi grassi n-3 a catena lunga per la salute delluomo. Numerosi studi clinici ed epidemiologici hanno dimostrato un ruolo positivo degli acidi grassi n-3 nello sviluppo infantile, cancro, malattie cardiovascolari e, più recentemente, in varie malattie mentali tra cui la depressione, il deficit di attenzione-iperattività e la demenza. Il meccanismo su cui intervengono è la riduzione dello stress ossidativo che gioca un ruolo importante nellindurre la perossidazione delle membrane cellulari nervose. Un certo numero di autorità sanitarie in vari paesi hanno recentemente raccomandato laumento di assunzione di n-3 acidi grassi da parte della popolazione generale. Per conformarsi alla presente raccomandazione, una varietà di prodotti alimentari, in particolare uova, yogurt, latte sono stati arricchiti con tali acidi grassi (1-2) . Fino ad oggi, i trattamenti preventivi e i farmaci neuroprotettivi sono stati valutati solo in studi preclinici e non in studi clinici a causa di una incapacità di tollerare i farmaci in concentrazione neuroprotettiva. Pertanto sperimentazione alternative di strategie di protezione, come ad esempio gli alimenti funzionali nutraceutici, sono di notevole interesse. Convenzionalmente il potenziale nutraceutico degli omega 3 è stato ristretto ad EPA e DHA e molto meno all ALA. E stato però già dimostrato che una singola iniezione di ALA ha ridotto il danno ischemico limitando la morte neuronale glutammato-mediata, mentre le iniezioni ripetute hanno dimostrato un effetto additivo di protezione a seguito di un aumento della neurogenesi, della sinaptogenesi e di espressione delle neurotrofine (3). Poiché le inezioni endovenose non sono una strategia adeguata a lungo termine negli esseri umani, il presente studio ha voluto valutare l’effetto della supplementazione di ALA ad una dieta sperimentale contenente olio di colza (RSO, una fonte ricca di ALA) come unica fonte di lipidi per la prevenzione dell ictus.
L’ictus è una delle principali cause di mortalità e morbilità, e induce un costo socio-economico rilevante e un marcato aumento di oneri per il paziente e la famiglia. L insufficienza di omega-3 è un fattore di rischio per malattie cardiovascolari e cerebrali. Le popolazioni dei paesi occidentali sono gravemente carenti in omega-3 , sia sotto forma di acido alfa-linolenico (ALA) che di derivati a catena lunga (LC -n-3), acido eicosa-pentaenoico (EPA) e docosa-exanoico (DHA). Negli ultimi decenni è cresciuta l’attenzione sul ruolo di acidi grassi n-3 a catena lunga per la salute delluomo. Numerosi studi clinici ed epidemiologici hanno dimostrato un ruolo positivo degli acidi grassi n-3 nello sviluppo infantile, cancro, malattie cardiovascolari e, più recentemente, in varie malattie mentali tra cui la depressione, il deficit di attenzione-iperattività e la demenza. Il meccanismo su cui intervengono è la riduzione dello stress ossidativo che gioca un ruolo importante nellindurre la perossidazione delle membrane cellulari nervose. Un certo numero di autorità sanitarie in vari paesi hanno recentemente raccomandato laumento di assunzione di n-3 acidi grassi da parte della popolazione generale. Per conformarsi alla presente raccomandazione, una varietà di prodotti alimentari, in particolare uova, yogurt, latte sono stati arricchiti con tali acidi grassi (1-2) . Fino ad oggi, i trattamenti preventivi e i farmaci neuroprotettivi sono stati valutati solo in studi preclinici e non in studi clinici a causa di una incapacità di tollerare i farmaci in concentrazione neuroprotettiva. Pertanto sperimentazione alternative di strategie di protezione, come ad esempio gli alimenti funzionali nutraceutici, sono di notevole interesse. Convenzionalmente il potenziale nutraceutico degli omega 3 è stato ristretto ad EPA e DHA e molto meno all ALA. E stato però già dimostrato che una singola iniezione di ALA ha ridotto il danno ischemico limitando la morte neuronale glutammato-mediata, mentre le iniezioni ripetute hanno dimostrato un effetto additivo di protezione a seguito di un aumento della neurogenesi, della sinaptogenesi e di espressione delle neurotrofine (3). Poiché le inezioni endovenose non sono una strategia adeguata a lungo termine negli esseri umani, il presente studio ha voluto valutare l’effetto della supplementazione di ALA ad una dieta sperimentale contenente olio di colza (RSO, una fonte ricca di ALA) come unica fonte di lipidi per la prevenzione dell ictus.
Metodi
Su una popolazione di cavie sono state sperimentate diverse diete sperimentali che comprendevano 5, 10, e 20% di arricchimento della dieta fresca con ALA o olio di palma o in alternativa una dieta normale per 4-6 settimane prima di indurre una ischemia cerebrale focale transitoria di unora occludendo la arteria cerebrale media e valutarne gli effetti. Nella figura seguente sono evidenziati i gruppi sperimentali
Su una popolazione di cavie sono state sperimentate diverse diete sperimentali che comprendevano 5, 10, e 20% di arricchimento della dieta fresca con ALA o olio di palma o in alternativa una dieta normale per 4-6 settimane prima di indurre una ischemia cerebrale focale transitoria di unora occludendo la arteria cerebrale media e valutarne gli effetti. Nella figura seguente sono evidenziati i gruppi sperimentali
Risultati
Tra i diversi tipi di esperimenti, gli animali nutriti con dieta arricchita del 10% e 20% di RSO hanno registrato un tasso ridotto di mortalità dal 29 al 12.8% e 0% rispettivamente, di dimensione dell’infarto e un aumento della probabilità di riperfusione spontanea dal 41.4% al 61.7% e 71.4% , nel periodo post-ischemico. In aggiunta, è stata osservata una drastica riduzione (dimezzamento) dei livelli di perossidazione lipidica nel cervello ischemico di animali nutriti con RSO (p<0,05).
Tra i diversi tipi di esperimenti, gli animali nutriti con dieta arricchita del 10% e 20% di RSO hanno registrato un tasso ridotto di mortalità dal 29 al 12.8% e 0% rispettivamente, di dimensione dell’infarto e un aumento della probabilità di riperfusione spontanea dal 41.4% al 61.7% e 71.4% , nel periodo post-ischemico. In aggiunta, è stata osservata una drastica riduzione (dimezzamento) dei livelli di perossidazione lipidica nel cervello ischemico di animali nutriti con RSO (p<0,05).
Conclusioni
A causa dei problemi nelluso di farmaci per la prevenzione del danno cerebrale da stroke gli alimenti funzionali/nutraceutici potrebbero diventare una risorsa importante nel prevenire il danno neurodegenerativo e neuro vascolare, spesso associato a una regolazione della generazione di radicali liberi. Convenzionalmente la potenzialità nutraceutica degli omega 3 è stata ristretta agli EPA e DHA tralasciando lutilità della supplementazione con ALA. Questo è stato causato dalla competizione con lattività degli altri omega3, dalla relazione problematica tra i livelli di acido linoleico e alfa linoleico che non agiscono nello stesso modo, dalle controindicazioni nelluso di olio di arachide (per una attività pro infiammatoria e ipersensibilità) e di colza (per i divieti degli anni 80-90 legati ad una possibile tossicità dellacido erucico, che ne costituiva il 50%, sulla crescita, sul fegato e sul cuore). Per ovviare al problema dell’acido erucico, alla fine degli anni settanta negli USA è stato lanciato l’olio canola (abbreviazione di canadian oil, ottenuto da colza geneticamente modificata per abbassare il contenuto di acido erucico; è infatti conosciuto come LEAR oil, Low Erucic Acid Rape), ma ancora oggi ci sono delle riserve legate sicuramente alluso del canola negli alimenti fritti ad alta temperatura (come avviene nella cucina cinese) anche se spesso si tratta di eccesso di zelo perché si continua a considerare l’olio canola come “olio di colza ad alto contenuto di acido erucico” cosa che in effetti non è
A causa dei problemi nelluso di farmaci per la prevenzione del danno cerebrale da stroke gli alimenti funzionali/nutraceutici potrebbero diventare una risorsa importante nel prevenire il danno neurodegenerativo e neuro vascolare, spesso associato a una regolazione della generazione di radicali liberi. Convenzionalmente la potenzialità nutraceutica degli omega 3 è stata ristretta agli EPA e DHA tralasciando lutilità della supplementazione con ALA. Questo è stato causato dalla competizione con lattività degli altri omega3, dalla relazione problematica tra i livelli di acido linoleico e alfa linoleico che non agiscono nello stesso modo, dalle controindicazioni nelluso di olio di arachide (per una attività pro infiammatoria e ipersensibilità) e di colza (per i divieti degli anni 80-90 legati ad una possibile tossicità dellacido erucico, che ne costituiva il 50%, sulla crescita, sul fegato e sul cuore). Per ovviare al problema dell’acido erucico, alla fine degli anni settanta negli USA è stato lanciato l’olio canola (abbreviazione di canadian oil, ottenuto da colza geneticamente modificata per abbassare il contenuto di acido erucico; è infatti conosciuto come LEAR oil, Low Erucic Acid Rape), ma ancora oggi ci sono delle riserve legate sicuramente alluso del canola negli alimenti fritti ad alta temperatura (come avviene nella cucina cinese) anche se spesso si tratta di eccesso di zelo perché si continua a considerare l’olio canola come “olio di colza ad alto contenuto di acido erucico” cosa che in effetti non è
Implicazioni per la pratica clinica
Questo studio, essendo preliminare e non clinico ed effettuato sui roditori non può avere alcun impatto diretto nella pratica clinica. E comunque utile per aprire gli occhi sulla potenzialità degli alimenti funzionali e per evidenziare come le loro proprietà vadano studiate in maniera scientifica e conosciute in ambito medico affinchè gli alimenti con effetti nutriceutici dimostrati si affianchino ai farmaci nella prevenzione e nella cura. Tra di essi gli omega 3 sono già in fase avanzata di studio nella prevenzione primaria proprio al primo livello di cura con una importante trial multicentrico italiano di 6 anni che si concluderà tra un anno. La supplementazione con ALA rappresenta un altro possibile mezzo di prevenzione cardio e cerebro-vascolare da studiare ulteriormente dal punto di vista clinico a livello delle cure primarie.
Questo studio, essendo preliminare e non clinico ed effettuato sui roditori non può avere alcun impatto diretto nella pratica clinica. E comunque utile per aprire gli occhi sulla potenzialità degli alimenti funzionali e per evidenziare come le loro proprietà vadano studiate in maniera scientifica e conosciute in ambito medico affinchè gli alimenti con effetti nutriceutici dimostrati si affianchino ai farmaci nella prevenzione e nella cura. Tra di essi gli omega 3 sono già in fase avanzata di studio nella prevenzione primaria proprio al primo livello di cura con una importante trial multicentrico italiano di 6 anni che si concluderà tra un anno. La supplementazione con ALA rappresenta un altro possibile mezzo di prevenzione cardio e cerebro-vascolare da studiare ulteriormente dal punto di vista clinico a livello delle cure primarie.
Conclusioni del revisore
Questa revisione avviene con anticipo su un lavoro ancora in stampa anche se già accettato dalla rivista. E difficile valutare qualitativamente una sperimentazione su animali perché i parametri sono diversi da quelli normalmente in uso negli studi clinici. Inoltre largomento , pur essendo di grande interesse pratico, perché la supplementazione con ALA degli oli vegetali è alla portata economica e tecnica della industria alimentare, è molto delicato perché sulla colza e la sua coltivazione da almeno 30 anni a livello internazionale si sta combattendo una battaglia con forti e contrastanti interessi finanziari, sociali, territoriali. E inutile nasconderci il fatto che tali interessi possano influenzare le conclusioni di studi che pretenderebbero, come si deriverebbe dal titolo di questo lavoro, che è volutamente presuntuoso per attirare lattenzione, di estendere tout court alla pratica clinica conclusioni da valutare invece con molta prudenza perché ottenute solamente su animali e con livelli di significatività non elevatissimi. Pertanto, pur essendo questo un argomento molto interessante, è assolutamente prematuro accettare la tesi di questo studio come frutto di evidenza. Resta linteresse per quella che molto probabilmente sarà una strada molto battuta nella ricerca clinica del prossimo futuro, cioè lintervento terapeutico attraverso lutilizzo di alimenti arricchiti con sostanze protettive e, nello specifico, la possibilità di utilizzare alimenti funzionali contenenti ALA nella protezione e nella prevenzione dellictus.
Questa revisione avviene con anticipo su un lavoro ancora in stampa anche se già accettato dalla rivista. E difficile valutare qualitativamente una sperimentazione su animali perché i parametri sono diversi da quelli normalmente in uso negli studi clinici. Inoltre largomento , pur essendo di grande interesse pratico, perché la supplementazione con ALA degli oli vegetali è alla portata economica e tecnica della industria alimentare, è molto delicato perché sulla colza e la sua coltivazione da almeno 30 anni a livello internazionale si sta combattendo una battaglia con forti e contrastanti interessi finanziari, sociali, territoriali. E inutile nasconderci il fatto che tali interessi possano influenzare le conclusioni di studi che pretenderebbero, come si deriverebbe dal titolo di questo lavoro, che è volutamente presuntuoso per attirare lattenzione, di estendere tout court alla pratica clinica conclusioni da valutare invece con molta prudenza perché ottenute solamente su animali e con livelli di significatività non elevatissimi. Pertanto, pur essendo questo un argomento molto interessante, è assolutamente prematuro accettare la tesi di questo studio come frutto di evidenza. Resta linteresse per quella che molto probabilmente sarà una strada molto battuta nella ricerca clinica del prossimo futuro, cioè lintervento terapeutico attraverso lutilizzo di alimenti arricchiti con sostanze protettive e, nello specifico, la possibilità di utilizzare alimenti funzionali contenenti ALA nella protezione e nella prevenzione dellictus.
Bibliografia
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Riediger ND, Othman RA, Suh M, Moghadasian MH. A systemic review of the roles of n-3 fatty acids in health and disease. J AmDiet Assoc 2009;109:66879.
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Simopoulos AP. The importance of the omega-6/omega-3 fatty acid ratio in cardiovascular disease and other chronic diseases. Exp BiolMed 2008;233:6748.
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Heurteaux C, Laigle C, Blondeau N, Jarretou G, Lazdunski M. Alpha-linolenic acid and riluzole treatment confer cerebral protection and improve survival after focal brain ischemia. Neuroscience 2006;137:24151