15
MAR
2010
Area Cardiovascolare

[Numero 42 - Articolo 2. Febbraio 2010] Counselling sugli stili di vita in medicina generale: effetti a lungo termine sui livelli di colesterolemia


Titolo originale: Life style conselling in primary care: Long-term effects on cholesterol levels
Autori: Alessandro Filippi, Luca Tedeschi, Damiano Parretti, Stefano Ricci, Patrizia Morelli, Piero Grilli, Alessandro Rossi, Francesco Innocenti
Rivista e Riferimenti di pubblicazione: The European Journal of General Practice, 2009; 15: 136-140.
Recensione a cura di: Damiano Parretti
Indirizzo dell'articolo: Visita (link esterno)

 

Perché abbiamo pensato di costruire lo studio riportato nell’articolo
Le linee guida internazionali raccomandano l’adozione di interventi non farmacologici per il trattamento dell’ipercolesterolemia nei soggetti a rischio CV basso o moderato. Considerando l’elevata prevalenza nella popolazione di persone sane, senza precedenti eventi CV, che presentano elevati valori colesterolemici, e considerato anche che i dati sull’efficacia di questo tipo di intervento erano ancora controversi, si è costruito uno studio osservazionale della durata di 5 anni (dal marzo 2000 al febbraio 2005) che coinvolgesse una coorte di persone con ipercolesterolemia, non eleggibile a trattamenti con statine, da trattare esclusivamente con counselling mirato a far acquisite e mantenere comportamenti idonei alla riduzione della colesterolemia e del rischio CV.

Lo studio (Studio Perugia)
I soggetti che hanno costituito la coorte di osservazione sono stati arruolati da 94 medici di medicina generale italiani delle province di Perugia, Terni, Trento, Padova, Palermo e Foggia (città di Manfredonia).
ÈSono state arruolate secondo un criterio random persone di entrambi i sessi, di età compresa tra 20 e 70 anni, con ipercolesterolemia, senza precedenti eventi CV. All’atto dell’arruolamento sono stati fatti per ognuno i seguenti interventi:

  1. calcolo baseline della colesterolemia totale eseguita in ambulatorio mediante fotometro a riflessione, e calcolo del rischio CV
  2. breve intervento educazionale rivolto a tutti i soggetti con ipercolesterolemia su accorgimenti dietetici di tipo qualitativo e sui benefici dell’attività fisica
  3. somministrazione a queste persone di semplici indicazioni scritte su alimentazione corretta, attività fisica e controllo dei fattori di rischio CV modificabili
  4. prescrizione di statine solo ai soggetti ad alto rischio: rischio CV>20% secondo la carta del rischiodi Framingham ( alla partenza dello studio non era ancora disponibile la carta del rischio del Progetto Cuore).

 

In periodici follow up venivano ricalcolati i parametri lipidici e il rischio CV, riproposti gli interventi educazionali e ridistribuite indicazioni scritte a supporto. Alla fine dei 5 anni di osservazione, è stato ricalcolato il rischio CV e la colesterolemia. In questo articolo è stata considerata solamente la sottopopolazione a rischio CV lieve- moderato, trattata con misure non farmacologiche.
È stata inoltre selezionata una coorte di controllo estratta dal database Health Search, omogenea per caratteristiche demografiche e cliniche. Le due coorti sono state comparate sul decremento della colesterolemia.

Risultati dello Studio
Dopo un periodo medico di 54 mesi di follow up, nella coorte sottoposta al couselling sugli stili di vita si è osservata una riduzione media della colesterolemia totale di 12 mg/dl (95% CI 0,23-0,40), ed una riduzione del rischio CV globale del 1,35% (95% CI -1,73/-0,97). Rispetto alla coorte di controllo, nei soggetti trattati si è osservato un maggior decremento della colesterolemia totale (-2,24%, 95% CI -3,91/-0,58). È però importante notare che solo il 57% dei soggetti inizialmente coinvolti nel progetto hanno terminato il follow-up.
Si è ottenuto quindi una riduzione della colesterolemia totale modesta, ma significativa, tale da poter ridurre il numero degli eventi CV in questi soggetti a rischio non molto elevato e non suscettibili di terapia farmacologica dell’ipercolesterolemia (media iniziale 241 mg/dl di colesterolo totale).

Commento allo studio
Come autori dello studio, abbiamo voluto verificare la fattibilità di un intervento volto a ridurre la colesterolemia ed il rischio CV in una coorte di popolazione a rischio basale lieve-moderato, rappresentativa di una ampia fascia della popolazione reale. Poco più della metà di questi soggetti può essere coinvolto in un programma di counselling a lungo termine; in questi individui un intervento molto semplice e alla portata di tutti i MMG può produrre una lieve, ma significativa ed utile riduzione dei livelli lipidici Considerando l’elevata prevalenza di persone a rischio CV lieve-moderato, il basso costo dell’intervento proposto ed i risultati ottenuti in termini di riduzione di colesterolemia e rischio CV, riteniamo che questo modello operativo possa essere adottato su larga scala dai medici di medicina generale nei riguardi di moltissimi assistiti, che trarrebbero un beneficio significativo da un counselling strutturato di questo tipo.

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Ultimo aggiornamento di questa pagina: 15-mar-10
Articolo originariamente inserito il: 03-gen-10
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