Area Cardiovascolare [Numero 6 - Articolo 3. Settembre 2006] Sovrappeso, obesità, e mortalità in una coorte prospettica di persone di età compresa tra 50 e 71 anni | ![]() |
Lo Studio
Si tratta di uno studio osservazionale prospettico in cui sono stati messi in relazione diversi livelli di BMI con la mortalità per tutte le cause. Il razionale è legato alla considerazione che, mentre è conosciuta una relazione tra obesità e aumentato rischio di morte, la relazione tra soprappeso e mortalità non è suffragata da dati sufficienti. Utilizzando i dati del National Institutes oh Health AARP Cohort, sono stati esaminati 527.265 soggetti di entrambi i sessi, di età compresa tra 50 e 71 anni, con arruolamento effettuato negli anni 1995-1996. Il calcolo del rischio relativo e dellintervallo di confidenza (95%) è stato aggiustato per età, razza, livello di istruzione, abitudine al fumo e ad assunzione di alcol. Sono state condotte inoltre ulteriori analisi dei dati per correggere eventuali bias legati a malattie croniche preesistenti e allabitudine al fumo: infatti è noto che queste condizioni sono associate a decremento del BMI e a un aumentato rischio di morte.
Risultati
Nel corso del follow up, della durata di 10 anni (fino al 31 dicembre 2005), nella coorte osservata si sono verificati 61317 decessi. Le analisi iniziali mostravano un aumentato rischio di morte per i soggetti con i più alti valori di BMI e per quelli con i valori più bassi. Dopo laggiustamento effettuato con lesclusione dei fumatori e dei portatori di patologie croniche, si è evidenziato che la mortalità era correlata sia a soprappeso che ad obesità, e cresceva con laumentare del livello di BMI. Nelle persone con età di 50 anni, lassociazione è risultata particolarmente marcata, con un aumento di mortalità del 20-40% a carico dei soggetti in soprappeso (BMI 25-29,9), e di 2-3 volte nei soggetti obesi (BMI uguale o superiore a 30).
La prevalenza di soprappeso e obesità è notevolmente elevata nel mondo e anche in Italia, dove riguarda complessivamente oltre il 50% della popolazione, costituendo un grave problema di salute pubblica. Un problema particolarmente grave è quello dellinsorgenza dellobesità tra i bambini e gli adolescenti. Nellultima decade infatti, il numero di bambini obesi è aumentato e leccesso di peso è diventato uno dei principali problemi di salute per i bambini e gli adolescenti. In Italia, secondo i dati pubblicati dallISS e dallISTAT (indagine Multiscopo, anno 2000), il 4% dei bambini a sono obesi e il 20% in sovrappeso. Il problema interessa soprattutto la fascia di età 6-13 anni (i maschi sono interessati in maggior misura rispetto alle femmine). Il Ministero della Salute italiano dà molta importanza al problema, cui ha dedicato un Progetto-obiettivo specifico allinterno del Piano Sanitario Nazionale 2002-2004, dal titolo Promuovere gli stili di vita salutari, la prevenzione e la comunicazione pubblica sulla salute, per sensibilizzare la popolazione ad adottare un corretto modello alimentare e a migliorare il controllo sul proprio stato di salute. Questi dati evidenziano limportanza di affrontare adeguatamente il problema obesità nellambito degli interventi mirati alla riduzione del rischio cardiovascolare, ma soprattutto devono far considerare lutilità di suggerire e promuovere cambiamenti di stili di vita (alimentazione - attività motoria) anche nei soggetti in soprappeso, in cui si è dimostrato un accresciuto rischio di mortalità, anche se in minor misura rispetto ai soggetti obesi.
Conclusioni del Revisore
Per quanto riguarda lobesità, i dati dello studio confermano quanto già conosciuto, e devono essere considerati un motivo in più per un approccio adeguato al problema da parte del medico di medicina generale. I dati riguardanti i soggetti in soprappeso, anche se meritevoli di conferme con altre osservazioni, sono interessanti e offrono uno spunto di riflessione su come affrontare in modo adeguato il problema soprappeso in una popolazione a così alta prevalenza nei nostri ambulatori.